
Negli incontri tra i vertici di ITA – Italia Trasporto Aereo con le sigle sindacali, e’ subito emersa una situazione di divergenza tra le posizioni degli interlocutori, su quanto contenuto nel piano industriale.
I sindacati hanno praticamente giudicato insufficiente il piano. Non e’ quello, che le parti sociali si aspettavano. Se nel documento presentato dall’Ing. Francesco Caio – Presidente – e Il Dott. Fabio Maria Lazzerini – AD e DG – c’è’ un punto di partenza con 5200-5500 persone e 52 aerei, quello che i sindacati vogliono e’ praticamente la ripartenza con tutta la forza lavoro.
Un incontro e’ stato chiesto con l’apparato politico totale, a partire dal Governo, fino alle Commissioni Parlamentari, i Gruppi. I sindacati vogliono discuterlo e presentare le proposte di miglioramento su tutti gli aspetti definiti insufficienti. Pare che siano tanti. Non solo il personale, ci sono pure la flotta e manutenzione / Handling.
Un imprevisto, che management e politica dovranno risolvere. Il tutto anche in relazione al fatto, che l’Europa e’ stata chiara. Il principio della discontinuità e’ quello che Bruxelles vuole e dove alla fine avrà potere decisionale sul futuro di ITA.
Da un articolo di Leonard Berberi di Corriere.it riporta la posizione della Ministra dei Trasporti Paola De Micheli al link:
dove indica i passi futuri di un piano definito solido e approvato dal CdA del nuovo vettore, dai passaggi alle Camere, fino alla Commissione Europea.