
Alitalia SAI in AS pagherà gli stipendi ai dipendenti in ritardo, si parla presumibilmente del 2 marzo leggendo i comunicati dei sindacati e le fonti di stampa.Lo farà come in gennaio con la sola quota di attività prestata e non anticipando la CIGS per Inps, che successivamente la riconce a Alitalia.
Alitalia non ha mai ricevuto tutti i fondi stanziati dal Governo Conte per varie ragioni dalle lungaggini di Bruxelles, alle decurtazioni e quindi neppure quelli da novembre a gennaio. In più la pandemia e il Covid-19 hanno bloccato le vendite e anche i pochi voli sono partiti con pochi passeggeri paganti e tanti che non si sono presentati alla partenza.
Lo scrive anche Leonard Berberi stamani su Corriere.it al link:
La questione quanto andrà avanti la gestione commissariale e’ un serio punto interrogativo per entrambe le società. Si, perché Alitalia SAI in AS navigherà cercando i soldi per volare e pagare gli stipendi in una situazione temporale di mercato, dove le limitazioni ai movimenti impediscono di viaggiare ai passeggeri, salvo chi per necessità. Quindi non si vendono biglietti e i costi fissi rimangono.
Più va avanti Alitalia SAI non parte ITA. Quindi si perde la possibilità di mettere in campo il suo business commerciale e vendere lei i voli e fare le azioni commerciali, che oggi non può fare. Se va avanti la opzione del bando, i tempi si allungano tra lancio, comunicazioni, valutazioni,approvazioni, stipula delle cessioni. La vita più veloce e’ passare alla cessione del ramo aviation a ITA.
Il dossier e’ in mano a chi deve agire e si vedrà ciò che accadrà.