Chi guadagna e’ Ryanair, Wizz e Transavia. easyJet e’ al palo


In questa analisi di Robert Boyle di Gridpoint Consulting, in passato con una posizione di rilievo in British Airways, vengono analizzati i dati del terzo trimestre 2021, quello della cosidetta ripartenza. Impietosi nei divari. Ryanair galoppa, Transavia pure,Wizz e’ come un accellerato, se qualcuno si ricorda questa denominazione dei treni del passato e gli orange cioe’ easyJet e’ al palo. Cioe’ perde ancora ed e’ nel profondo rosso. Il link e’ al:

https://www.gridpoint.consulting/blog/divergent-performance-from-europes-low-cost-carriers

Quattro gestioni diverse per un mercato dove operano, che e’ quasi il medesimo. C’e’ chi ha fatto meno errori : Ryanair e Transavia, le quali si sono fatte trovare probte alla ripartenza i tutti i fattori : strategie, network, flotta, pricing e non ultimo la disponibilità di personale.

Wizz ha aggredito il mercato, ha perso un po’ di soldi e complessivamente e’ a segno piu’, grazie ai suoi costi bassi e a un aggressivita’ commerciale anche nei confronti degli aeroporti. Ma non era pronta sulla forza lavoro e ha dovuto fare ricorso al wet lease. easyJet che si e’ venduta parte della flotta e ripresa in lease back, parte della forza lavoro lasciata a casa e poi in parte ripresa, la strategia di andare ad aggredire il mercato delle major. I numeri dei grafici di Roberto Boyle la lasciano impietosamente fanalino di coda e come i gamberi va indietro.

Boyle su Transavia la riporta in buono stato di salute. E’ il vettore delle vacanze di Air France – KLM e molto quest’anno e’ stato fatto sul corto raggio dal centro dell’Europa (Francia e Paesi Bassi) verso il bacino del Mediterraneo e le Canarie. Ergo hanno macinato molti soldi, con biglietti mai low cost e Transavia resta comunque sotto il controllo strategico di Pieter Elbers per la parte olandese…i conti debbono tornare nella Dutch way.


Boyle scrive di risultati molto buoni anche per Vueling, da qualche tempo sotto le cure di bravo manager come l’italiano Marco Sansavini, con un trascorso in Alitalia CAI, ma cresciuto in KLM e poi dopo l’esperienza tricolore molto breve e’ andato in IAG e ha prima sistemato Iberia e da piu’ di un anno e’ CEO di Vueling. Nonostante gli effetti della pandemia ha reso piu’ efficiente il vettore e il suo fulcro a Barcellona. Ha operato sul piano commerciale, network, pricing e settore tecnico e flotta. Ora ha dato fuoco alle micce con un espansione a Parigi Orly. Nel contempo nell’estate ha reso piu’ lineare Roma, Firenze e Amsterdam.

La strada della ripresa e’ in corso, come scrive Boyle. Riportando i dato stimati per questi prossimi due mesi, molti sono sulla buona strada. Non a caso sono favoriti da una flotta piu’ omogenea:

  • Ryanair con il B737/800 da 189 posti e qualche decina di B737-8200 da 197 posti, i quali, le stanno facendo risparmiare piu’ carburante di quello che Boeing aveva promesso.
  • Transavia anche lei praticamente con lo stesso cavallo di battaglia, il B737/800 da 189 posti.
  • Wizz che dall’A320 all’A321 ha un divario nella capacita’ rispetto alle prime due, ma ha la fortuna di un ASK basso.
  • Vueling ha lo stesso tipo di flotta di easyJet, ma guadagna di piu’ sui biglietti e oltre al ounto a punto fa un efficiente modello di connessioni a Barcellona.
  • easyJet ha gli stessi tipi di aerei di Vueling, ma ha un qualcosa che gli manca rispetto agli altri e cioe’ strategia che annaspa e brancola nel buio e gestione puntuale.

Per quest’ultima i tempi del passato di oggi non sono quelli di Ray Webster con le sue capacita’ manageriali….Nell’analisi manca Volotea, missing in action?

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