
Il 2022 potrebbe essere l’anno della effettiva ripresa del traffico, c’e’ enfasi, molti aeroporti sono pieni, c’e’ chi in giugno e’ a segno piu’ sullo stesso mese de 2019 ma non tutti. Ma il positivo sui conti dei vettori non ci sara’! Le perdite stimate da IATA e comunicate all’Assemblea Generale in corso a Doha parlano di quasi 10 miliardi di $.
Cosi scrive Leonard Berberi su Corriere.it al link:
Siamo lontani dai 190 miliardi persi globalmente nei tre anni. Ma ci sono dei segnali che potrebbero essere tuttora negativi:
- il carburante a livelli mai visti,
- la situazione geopolitica con il confronto Russia-Ucraina,
- i mercati chiusi dell’Estremo Orienti e le limitazioni di circolazione e accesso in molti paesi
- l’inflazione.
Questi sono i problemi che potrebbero creare diminuzione della massa economica da destinare ai viaggi, specie quelli di piacere.
Ma non tutti perdono! Il Nord America guadagnera’ almeno 8,8 miliardi , invece in Europa si perderanno 3,8 miliardi di $. Pochi invece in Medio Oriente con 1,9 miliardi, 0,7 in Africa e 3,2 in America del Sud e 8,9 in Asia.
L’Italia alla fine non va male, nei risultati di traffico, che la vede oltre i valori del 2019.