
In un articolo di stamani Leonard Berberi su Corriere.it riassume la situazione dell’ultimo periodo di ITA Airways nella trattativa con gli emissari di Lufthansa per definire a breve, si parla di marzo la firma che porterà all’accordo per prendersi il 40% del vettore italiano.
La cosa non e’ semplice, perché non e’ un semplice acquisto di un vettore, ma dovranno essere gestite quelle fasi contigue con il rilascio dei rapporti con Delta Air Lines è Air France – KLM. Il nord Atlantico quest’anno sarà una fetta importante dei guadagni di ITA Airways e si conta che l’abbandono dei rapporti con Delta e Air France-KLM per gli italiani valgono 270 milioni di € di mancati incassi e quindi e’ necessario stipulare un rapporto preferenziale con United Airlines per coprire il buco.
Ma intanto, i tedeschi di Lufthansa sono sempre più a Roma, per delineare anche tutte le azioni intermedie da mettere in atto dall’accordo al passaggio di quote. E’ per potenziare l’azione di penetrazione commerciale e contestualmente migliorare la redittivita sul network e l’integrazione con quello del Lufthansa Group.
Intanto e’ arrivato il piano industriale tedesco, che verrà integrato con quello italiano rifatto nell’ottica del nuovo accordo. Per la Germania e Lufthansa l’Italia vale tantissimo, ben 19 miliardi di € e per questa parte d’Europa, la parte sud e’ Roma a giocare la parte del Leone nell’affare. Per i tedeschi diventerebbe il quinto hub, quello più a sud. A Francoforte e Monaco , poi Zurigo e Vienna, quindi ci sarebbe Roma. Forse gioca il fatto che il gestore Aeroporti di Roma negli ultimi sei anni e’ stato insignito come 5 stelle SkyTrax e per i tedeschi la qualità e’ un incipit strategico. La customer satisfaction e quality garantita da ADR potrebbe giocare forte per offrire ai clienti Lufthansa Group e Star Alliance un punto di snodo che rispecchi i propri canoni di quality.
Oltre a Roma, ci sarebbe un ruolo per Milano Linate e Malpensa, perché nelle due ore di auto c’è’ una torta già importante per i tedeschi e che misura 19,5 milioni di persone e 737 miliardi di € di PIL.
In aggiunta potrebbe ritornare il brand Alitalia, ma non si conosce se subito, oppure nel dopodomani o a lungo termine quando ci sarà una stabilità economica. Indubbiamente questa e’ quella che interessa di più ai tedeschi abituati a guadagnare e non perdere soldi. Visto che l’Alitalia sia di Roma , che di Milano come hub, di soldi ne ha persi tanti.
Non solo Francoforte o Roma, ma c’è’ di mezzo pure Bruxelles con l’autorità europea per la concorrenza, già contattata per capire cosa si deve fare e le desiderate della struttura guidata da Margarethe Vestager. E’ plausibile che ci sarà un rilascio di slot a Francoforte, Milano Linate e Roma Fiumicino.
Il ruolo di Roma guarderà al sud , quindi Sud America, Africa e oggi anche l’Asia. Perché? Il conflitto in essere tra Ucraina e Russia impedisce ai vettori nord americani United e Air Canada di raggiungere quella fetta d’Asia che si serviva sorvolando la Russia. Oggi lo stop di Roma sarà fondamentale.
L’affare Roma e ITA Airways, ha immediatamente anche fatto uscire dal torpore le trattative per l’acquisto di Air Europa da parte di IAG. Per tre anni hanno cincischiato e di colpo di sono mossi chiudendo una trattativa dai risvolti anche un po’ strani, cioè far entrare gli Hidalgo in IAG. Insomma cercano di difendere il mercato di transito sul Sud America da Madrid che la sola ITA era considerata inesistente, oggi invece con l’affare Lufthansa e’ un problema. A questo affare chiusosi velocemente stessa cosa potrebbe velocemente concludersi il passaggio di TAP a Air France – KLM, che non e’ minimamente per Lisbona l’eguale del posizionamento di Roma, con un aeroporto , quello di Portela, tutt’altro che moderno.
ITA Airways poi lascerà Skyteam per Star Alliance, ma ciò prenderà’ tempo, si pensa diversi mesi. Come pure lo sarà l’entrata in A++ perché la joint venture tra Lufthansa Group , Air Canada e United Airlines dovrà essere approvato dal DOT USA e questo non avverrà prima della primavera / estate 2024.
Il link dell’articolo di Leonard Berberi e’