
Il fatto che le tariffe aeree siano esorbitanti e’ sulla bocca di tutti e il Governo sull’onda del malcontento vuole emettere un decreto che ponga fine al problema. Ci si chiede se il provvedimento darà’ l’effetto desiderato oppure si tradurrà in un boomerang? Con il rischio anche di ricorsi alla UE?
Le tariffe aeree sono una cosa complessa. Anche volendo comprendere di voler trovarci una soluzione, che porti a una sorta di regimazione o calmierarle, potrebbe uscire un qualcosa che velocemente si traduca in una stortura.
Infatti la variazione delle tariffe verte sul concetto dello yield management. Cioè potrebbe starci che oggi si guadagni tanti soldi perché e’ un periodo di picco , ma nei classici “mesi morti” di gennaio/febbraio/marzo ovvero i “terribile 90s” come lo definiscono gli americani, si perdano soldi e si compensino con quelli già incassati nei periodi floridi.
Cambiare questi concetti con un provvedimento irrazionale potrebbe portare al fatto che i vettori regrediscano negli investimenti che si traducano nel porre capacità sul mercato. Ovvero sedili vuoti in attesa che vengano occupati, quello che e’ il concetto di investimento nel trasporto aereo.
Proprio l’essere restii a introdurre capacità potrebbe essere l’incognita. In particolare per il fatto che il provvedimento si innescherebbe su scali come Comiso, Catania, Trapani, Palermo, Cagliari, Olbia e Alghero. Di questi scali scrive Leonard Berberi di Corriere.ti, che scrive quanto tre dirigenti di vettori aerei gli hanno detto a riguardo del rischio che i vettori potrebbero investire di meno e quindi togliere capacità dove c’è’ un rischio che mini sulla redditività delle rotte senza tenere conto che le aerolinee operano a proprio e totale rischio finanziario.
Il trasporto aereo ha molteplici filoni di costi e rischi, se questi si amplificano, ovviamente ci sarà la tendenza a minimizzare il fattore di rischio. Questo mercato può produrre guadagni anche con difficoltà e invece costruire perdite a un ritmo molto veloce.
Attendiamo quindi di capire come il Governo vorrà tradurre in realtà i suoi intendimenti, se questi saranno efficaci, oppure diventeranno un boomerang per il mercato italiano.