La Regione Emilia Romagna finanzierà l’eliminazione dell’addizionale municipale per i piccoli aeroporti


Secondo quanto scrive ParmaToday nel bilancio regionale della Regione Emilia Romagna per il 2026-28 sarebbero stati stanziati 6 milioni di € per eliminare la addizionale municipale di 6,5€ per ciascun passeggero in partenza dagli aeroporti minori ( Forlì, Parma e Rimini).

Il tentativo di renderli competitivi

Airriminum

La misura decisa , ma non ancora comunicata, da quel che si legge servirebbe per rendere ancor piu’ attrattivi i tre scali, che a parte Rimini, sono attualmente snobbati dal mercato.

Questa misura sarà sufficiente?

A questo punto, é da capire se tale misura potrà essere sufficiente a cambiare l’attuale situazione che vede, specie per due scali su quattro in Regione, una enorme difficoltà a trovare traffico per arrivare ad un punto di pareggio economico di bilancio. Le compagnie aeree sono quelle che rischiano in solido nelle attività di linea e il quadro economico di una rotta e’ un qualcosa di molto complicato. Il rispetto delle condizioni di stabilità finanziaria e’ un fattore assolutamente prioritario per una compagnia aerea. Eventuali errori di valutazione, un risk assesment errato nei numeri portano a perdite molto gravose, queste sono assolutamente da evitare e 6,5€ a passeggero in partenza potrebbero essere insufficenti. Tutti e quattro gli scali regionali sono attualmente totalmente privati o in buona parte e uno di questi e’ pure quotato in Borsa.

Qual’e’ la situazione attuale e fino a quanto e’ soddisfacente?

Con 6 milioni di € stanziati, calcolando che questa copertura per coprire l’abolizione dell’addizionale municipale, serve solo per i passeggeri in partenza, non per quelli in arrivo, potrà coprire fino a 923.076 passeggeri in tre anni. Quindi poco piú di 300mila passeggeri all’anno, in partenza si intende. Attualmente il traffico per il 2025, globalmente potrebbe arrivare a circa 800mila passeggeri totali sui tre aeroporti dove verrà rivolto questo provvedimento. C’e’ quindi poco spazio per crescere, cioe’ per beneficiarne. E’ ovvio che sono poi le compagnie aeree a dover decidere dove andare.

La Regione doveva presentare il piano tra fine settembre e inizio ottobre

Se nel bilancio regionale per il 2026-28 sono già state definite l’entità delle risorse, al contrario e’ anche vero , che in primavera il Presidente della Regione De Pascale aveva dato un orizzonte per la fine di settembre / inizio ottobre per presentare il piano, cosa non ancora avvenuta.

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