Bocciata la tassa sul rumore degli aerei. Soddisfatta l’IBAR


Bocciata la tassa sulle emissioni sonore per i vettori aerei introdotta dalla Regione Lazio

Piena soddisfazione dell’IBAR, l’Associazione delle Compagnie Aeree operanti in Italia

Il Presidente dell’IBAR Umberto Solimeno esprime grande apprezzamento per la sentenza della Corte Costituzionale: “Sono molto contento del risultato ottenuto perché grazie a questa sentenza le compagnie aeree potranno tranquillamente continuare ad investire sul nostro territorio senza timore di ulteriori aggravi di costi”.

Tutto questo, è importante sottolineare, va a favore del diritto alla mobilità dei cittadini che è ispirazione primaria ‎della mission dei vettori aerei ed in particolare dell’Ibar che da anni si impegna attivamente per tutelare i diritti dei viaggiatori.

La sentenza pone così parzialmente rimedio alla grave situazione che si è determinata nella Regione Lazio, dove i costi legati alla tassa sulle emissioni sonore essendo molto elevati rappresentano attualmente una grave penalizzazione ed un onere non più sostenibili per i vettori aerei operanti negli scali di Fiumicino e Ciampino.

Con la sentenza depositata in data 13 febbraio, si dichiara quindi la piena legittimità del limite massimo di 0,50 euro a tonnellata fissato, per la imposta regionale sulle emissioni sonore degli aerei commerciali (decreto-legge 23 dicembre 2013, n.145).

Il Presidente dell’IBAR, associazione promotrice di questa importante iniziativa, auspica che la Regione Lazio, dopo questa decisione, voglia riprendere con urgenza il dialogo con tutte le associazioni dei vettori per cercare di trovare una soluzione condivisa sulla misura di questa imposta.

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