
In un articolo, Leonard Berberi di #Corriere.it, riporta quanto costerebbe a #ItaliaTrasportoAereo, la nuova società che sostituirà #Alitalia, proprio gli #asset della attuale compagnia di bandiera in amministrazione straordinaria. Si tratta di circa 220 milioni di € per gli asset e cioè: codice di volo, programma #Millemiglia, #slot a #Londra e sopratutto il #logo del #brand. insomma #ITA – Italia Trasporto Aereo sarebbe la società, ma gli #aerei e il resto si chiameranno ancora Alitalia.
Su quanto c’è scritto, la prossima settimana si siederanno al tavolo Francesco Caio – Presidente di ITA, Fabio Maria Lazzerini – AD di ITA e Giuseppe Leogrande – Commissario di Alitalia SAI in AS. Si parlerebbe dei rami di #azienda da cedere e quanto pagherebbero. Tra questi c’è anche il logo, perchè ITA partirà ovviamente con Alitalia, non un altro brand. Quest’ultimo sarebbe stato valutato in 145 milioni di €.
Alitalia sarebbe valutata negli asset attorno ai 680 milioni di €, nel passato ne valeva 900. Quello che vale di più sono ii supergiu 40 aerei di proprietà oper una cifra che sarebbe di 440 milioni di €- Per la questione COA, pare che ITA andrebbe in autonomia richiedendone uno direttamente all’ENAC e non acquistando i due della attuale aerolinea.
Sugli slot a Londra Heathrow esiste una seconda opzione a quella di comprare quelli di ALitalia. infatti l’attuale ha 68 diritti di atterraggio e decollo in estate e 65 in inverno. Potrebbe essere esplorata la via del mercato. Molte compagnie aeree con il crollo del mercato potrebbero vendere gli slot superflui rispetto al traffico del passato e spuntare prezzi migliori. Questo dopo la crisi che è insorta con il covid-19.
L’articolo integrale è a questo link:
Millemiglia invece costerebbe una cinquantina di milioni di €, forse l’unico asset in profit dell’attuale compagnia aerea.
I dipendenti che passerebbero a ITA si porteranno anche gli onerosi contratti, che verrebbero poi discussi in altra soluzione.
Nel mezzo ci sarà anche la questione dei biglietti venduti dall’attuale e passerebbero alla nuova ITA. Per lei sarebbe un debito e quindi oggetto della trattativa sul prezzo da riconoscere per gli altri asset.