Napoli corre verso nuovi traguardi. Salerno allargherà il bacino di traffico


Napoli ha visto transitare nel 2022 quasi 11 milioni di passeggeri 2022, in assoluto il suo miglior risultato di sempre.
Il numero di fruitori nell’anno appena trascorso sono stati molti di più’ che nel 2019, anche se di poco. Ma tenendo conto del fatto , che l’inizio anno era partito con le conseguenze causate da Omicron e l’inizio della guerra in Ucraina. Alla fine e’ stato per Napoli un risultato altamente lusinghiero.

Archiviato il 2022, Napoli guarda al 2023, i nuovi voli gli permetteranno di crescere ancor di più e superare il muro degli 11 milioni e forse avvicinarsi ai 12 milioni, oppure superarli.

Nel frattempo si sta preparando anche alla riapertura dell’aeroporto di Salerno. Questa e’ prevista per il 2024, che gli permetterà di aumentare complessivamente il numero di voli servendo nuovi territori , i quali saranno più vicini al trasporto aereo, piuttosto che continuare a utilizzare gli altri mezzi di trasporto via superficie.

Per questo, con l’interesse di aver un quadro completo abbiamo trattato questi argomenti e altri con la Dott.ssa Margherita Chiaramonte – Aviation Business Development Director di GESAC SpA, il gestore degli aeroporti di Napoli e Salerno.

1. Dott.ssa Chiaramonte, il 2022 si chiude per Napoli a un passo dagli 11 milioni di passeggeri, e’ un risultato non di poco conto. Come si e’ prodotto tenuto conto che l’inizio anno e’ stato problematico? 

Si, il 2022 ha segnato la ripresa del traffico passeggeri ai livelli pre covid e si è chiuso con 10,9 milioni di passeggeri, di cui circa 7 sul segmento internazionale e 3,9 sul nazionale. Un risultato molto soddisfacente, frutto del lavoro con i nostri partner finalizzato a creare le condizioni ottimali per una rapida ripartenza appena sarebbe stata superata la crisi pandemica. L’apertura delle basi di Volotea e Wizz Air, rispettivamente a luglio 2020 e luglio 2021, un periodo ancora pesantemente penalizzato dal Covid, ne sono una dimostrazione. Questa ed altre operazioni ci hanno consentito di ricostruire e addirittura ampliare il network: nel 2022 sono state 109 le destinazioni raggiungibili con volo diretto da Napoli, di cui 17 nazionali e 92 internazionali, compreso i principali hub. 

2. E’ un traffico più incoming oppure outgoing?

E’ un traffico ben ripartito ma sul segmento internazionale, ben 7 milioni di passeggeri, spicca molto l’incoming col il 57%. La regione Campania e Napoli, in particolare, hanno visto una ripresa del turismo straordinaria, il c.d fenomeno del “tourism revenge”, ovvero il desiderio di viaggiare dopo l’austerità imposta dal covid. E’ evidente che l’ampia offerta di voli diretti ha stimolato la domanda

 3. Gioca la stagionalità sui flussi?

Senza dubbio, durante il periodo estivo, a livello globale, c’è stato un forte rimbalzo che a Napoli ha trovato terreno fertile perché c’erano capacità in vendita e qualità dell’offerta. Basti pensare che, a livello europeo, per sei mesi consecutivi (aprile-settembre), Napoli, è l’aeroporto che ha registrato la maggiore crescita nella categoria 10-25 milioni di passeggeri/anno. Nei mesi estivi, da aprile ad ottobre, abbiamo avuto 8,2 Milioni di passeggeri, l’8% in più del 2019.

4. Più leisure o business?

Coerentemente con la tendenza globale post pandemica, registriamo un traffico più leisure ed una minore domanda di traffico business, una flessione riscontrabile ovunque: il covid ha dimostrato che la tecnologia può colmare le distanze, consentendo anche una notevole riduzione di tempi e costi. Questo fenomeno non si è però tradotto in una flessione del traffico domestico. Al contrario, il segmento nazionale, unico stabilmente consentito durante il periodo del covid, si è poi consolidato una volta superate le restrizioni agli spostamenti.

5. Quello che va riconosciuto a Napoli, che c’è’ una giusta convivenza tra vettori legacy e low fare/low cost?

Far crescere entrambe le tipologie di traffico è’ uno dei nostri obiettivi strategici. Napoli è l’unico scalo che serve una catchment area di 6 milioni di persone ed esprime una domanda sia tradizionale che low cost. Oltre ad avere in base le 4 principali low cost europee (Ryanair, easyJet, Wizz Air e Volotea), abbiamo lavorato per ricostruire il portafoglio clienti, ben 37 nel 2022, e per consolidare il traffico generato dal gruppo Air France KLM, British Airways, gruppo Lufthansa e tutti gli altri vettori tradizionali che collegano Napoli con i propri hub di riferimento, garantendo ai nostri passeggeri un’altissima connettività, cresciuta negli ultimi 5 anni del 20 %.

6. Napoli e’ insieme a Venezia l’aeroporto con le basi dei quattro maggiori lowcost/low fare che operano sul mercato italiano. E’ una convivenza felice o problematica. Cioè chi fa la parte del leone e chi meno?

E’ una felice e competitiva convivenza, possibile perché il punto di forza di Napoli è lo spiccato potenziale di traffico sia inbound che outbound, soprattutto intra europeo, che è la tipologia di offerta delle principali low cost. Un bacino di crescita unico soprattutto da quando Napoli è stabilmente fra le destinazioni top per gli short break  

 7. Il Covid-19 e’ passato e il volo su New York/ Newark si conferma non come una sorpresa, bensì e’ una certezza. E’ vero?

Assolutamente si, il volo per New York, servito da United, è un caso di successo, testimoniato da un alto coefficiente di riempimento e dall’ondata di turisti americani nella nostra regione. Pensiamo che questo collegamento abbia ancora un forte potenziale di sviluppo da esprimere.

8. Se il volo United e’ un collegamento ad alta percentuale di incoming, che cosa può dire sul volo FlyDubai per Dubai , Wizz per Abu Dhabi e dai prossimi mesi Riyadh?

Il volo per Dubai, operato da flydubai, serve entrambe le direzioni, Dubai è un’affermata destinazione turistica ma anche l’hub per connettere la Campania a tutto il Medio Oriente e il Far East. Abu Dhabi è soprattutto destinazione mare per una domanda alto spendente e riteniamo che Riyadh abbia una potenzialità maggiormente incoming 

9. Il progressivo arricchimento di destinazioni nel portafoglio dell’aeroporto per Napoli, le isole e le costiere , tutte  aree che vivono di turismo, sono un valore aggiunto non da poco?

La costiera amalfitana e la penisola sorrentina vantano una cultura dell’accoglienza storica ed hanno sempre rappresentato un forte valore aggiunto, così come le isole. La felice e recente esperienza di Procida capitale della cultura ha dimostrato, ancora una volta, la capacità del territorio di esprimere un turismo sostenibile e di qualità

10. C’è’ un effetto positivo per l’aeroporto proveniente dal traffico croceristico sulle vostre cifre?

Nel periodo pre pandemico c’è stata una forte crescita del fly and cruise, che si è azzerata durante la pandemia e non si è ancora ripresa in modo significativo

11. Come sarà il 2023 per Napoli?

All’insegna della connettività e della sostenibilità. Puntiamo ad ampliare sensibilmente la quota di aeromobili basati di nuova generazione, a minor impatto ambientale e voglio ricordare che nel 2022 l’aeroporto di Napoli ha conseguito il livello 4 + transition dell’Airport Carbon Accreditation (ACA) di ACI Europe, la massima certificazione ambientale in campo aeroportuale, riconosciuta a solo 18 società di gestione aeroportuale al mondo.

Il network crescerà ulteriormente, avremo 113 tratte, principalmente internazionali, e diverse novità: Belgrado, Danzica, Karpathos, Memmingen , Pafos, Pola, Porto, Riyadh, Shannon, Tirana. Stiamo lavorando per arricchire l’intercontinentale, il veloce ampliamento del network verso aree emergenti del Medio Oriente come Abu Dhabi e Riyadh, apre nuovi scenari sui flussi turistici, in particolare incoming. Con l’ingresso di Air Malta ed Air Serbia si arricchisce anche il portafoglio clienti.   

12. Quale problema potrebbe porre in termini di volumi la recente apposizione della addizionale di 2€ da parte del Comune di Napoli sui passeggeri in partenza? 

In una perdita di competitività rispetto ad altri aeroporti europei con cui siamo in concorrenza 

13.  GESAC ha in mente azioni a riguardo per sensibilizzare ulteriormente i danni che potrà dare?

GESAC ha già fatto la sua parte, così come le compagnie aeree

14. In futuro quanti benefici darà’ l’arrivo della metropolitana all’aeroporto. Considera anche un potenziale effetto “leakage” i nuovi collegamenti ferroviari AV da Napoli Centrale verso Roma Fiumicino?

La metro porterà un enorme beneficio ai cittadini e ai turisti e la migliore accessibilità renderà lo scalo di Napoli più competitivo rispetto al sistema romano con cui siamo naturalmente in concorrenza, bilanciando un potenziale effetto leakage che potrebbe scaturire dai nuovi collegamenti ferroviari. 

16. Allo stesso modo i futuri sviluppi infrastrutturali sull’alta velocità verso Puglia e Calabria vi dovrebbero favorire?

Si, soprattutto rispetto alla Calabria, che rientra maggiormente nel nostro naturale bacino d’utenza 

17. Ci sono piani per sviluppi infrastrutturali su Napoli?

Oltre ad interventi volti a migliorare l’efficienza operativa, come nuove piazzole di sosta e gates, i principali investimenti sono incentrati su sostenibilità ed efficientamento energetico con un ambizioso piano che prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici in grado di produrre ogni anno circa 3000 MWh, la sostituzione del parco veicoli circolante in aeroporto con mezzi totalmente elettrici, l’istallazione di punti di ricarica per auto elettriche per favorire il passaggio ad un parco auto circolante più moderno e sostenibile e interventi di forestazione urbana nelle aree sottostanti le direttici di atterraggio.

18. Quando aprirà lo scalo di Salerno?

Salerno aprirà al traffico commerciale nel 2024 e sarà fra gli aeroporti più moderni ed eco sostenibili d’Europa

19. Ci può descrivere come sarà in termini di numeri dell’infrastruttura?

Il Piano di Sviluppo dell’Aeroporto di Salerno prevede interventi infrastrutturali per un importo complessivo di 257 milioni di euro fino al 2043, fra finanziamenti pubblici e privati che, in maniera graduale, consentiranno di accogliere fino a 6 milioni di passeggeri. Le opere più significative riguardano il prolungamento della pista, la nuova aerostazione e il terminal di aviazione generale, piazzole di sosta per gli aeromobili ed edifici operativi. 

20. Salerno potrà essere certamente un beneficio per il sistema aeroportuale campano per catturare nuovi filoni di traffico in uscita e arrivo?

Sicuramente Salerno contribuirà in modo significativo ad estendere il bacino d’utenza, intercettando nuovi flussi sia in uscita che in entrata, anche grazie alla vicinanza ad aree di grande attrattività turistica come la costiera e il Cilento. 

21. Lo scalo “Costa di Amalfi” sarà un aeroporto per gestire meglio la general aviation in generale e in lunga sosta?

Lo scalo di Salerno avrà anche il terminal per l’aviazione generale, una tipologia di traffico che ha sempre caratterizzato Salerno e resterà un punto di forza cui affiancheremo nuova offerta. A questo proposito stiamo lavorando con i nostri partner per avviare per tempo un traffico commerciale stabile e di qualità.

Molte immagini sono di Giorgio Adamo. Margherita Chiaramonte e’ a destra nella foto di apertura.

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