
E’ innegabile che il nuovo bigetto a fusoliera stretta Airbus 321neo XLR allargherà gli orizzonti del vettore lowcost ungherese.
L’autonomia dell’aereo potrà permettergli di servire rotte più lunghe rispetto a quello che può fare oggi giorno. E’ un nuovo modello che tenta di fare , che in passato altri non sono stati compiutamente in grado di fare, perché non hanno raggiunto un punto costante di profitto.
L’approssimarsi dell’arrivo di questa nuova versione inizia a porre quesiti su dice il vettore piazzerà i velivoli come base e verso dove li impiegherà. L’edizione di Routes Asia 2023 ha fatto sbizzarrire i giornalisti e lecitamente Krislen Keri ha dato qualche indicazione.
Secondo quanto scrive Davide Casey al link:
la compagnia aerea ha identificato in UK e Abu Dhabi i due punti dove i primi aerei verranno basati. Europa, Asia e Africa sono i punti di destinazione delle rotte che il vettore intenderà operare con questa nuova versione che permette voli oltre le 8 ore con 239 posti.
E’ una scommessa, perché già ora il vettore e’ costretto a effettuare avvicendamenti fuori base , quando i collegamenti non permettono agli equipaggio di ritornare all’aeroporto di partenza immediatamente con il volo di ritorno. Tutto ciò incrementa i costi operativi, forzando il vettore lowcost a prezzi dei biglietti consoni con le necessità di più alta redittivita. I costi delle sole andate non potranno essere bassi, anche se l’aereo permette economie visti i risparmi sui consumi. L’aereo può’ permettere comunque un costo unitario molto basso per ogni posto disponibile. Il tutto a patto che i riempimenti siano elevatissimi.