
Temperatura e umidità sono gli elementi che in congiunzione tra di loro durante un periodo di parcheggio di un A380 per lungo tempo formano una ricetta che danneggiano i longheroni alari con crettature.
Questa e’ la conclusione di uno studio che Airbus ha condotto e che ha portato all’emissione di una AD – Airworthiness Directive il giorno 11 maggio 2023 come scrive Aviation Week al link .
Quando l’aereo e’ sottoposto a condizioni meteorologiche estreme durante la sosta l’idrogeno diffuso tra i materiali forma processi irreversibili nei materiali come l’alluminio e ne crea queste modifiche dei materiali con la formazione di crepe.
Queste situazioni hanno spinto EASA a creare il concetto di FTOG – Factored time on ground e richiede ispezioni e potenziali riparazioni se necessarie a intervalli collegati all’età del velivolo e una soglia del MTOW di 510 tonnellate.
Le aree sono le flange superiori e inferiori dell’ORS – outer rear spar – il longherone posteriore estremo tra le centine 33 e 49. Precedenti AD indicavano nei punti tra la 8 e la 14 , poi 38 alla 49.
EASA e Airbus hanno definito un’ispezione dopo 15 anni per quelli costruiti prima del 2019. Poi questi limiti sono stati ridotti fino a 11,5 anni, ma i problemi sono stati trovati anche in aerei più giovani come data di costruzione. Le analisi sono continuate per mantenere monitorata la situazione riscontrando che aerei con pochi anni di vita presentavano già il problema. Il tutto se l’aereo era posto in sosta e le condizioni che si andavano a formare. Da qualche tempo quella tipologia di materiali in alluminio e’ stata rimpiazzata con altra tipologia che non fa più’ questo problema.
Airbus non ha divulgato i nomi dei vettori che hanno aerei affetti da questo problema. E’ chiaro che Emirates insieme a Etihad Airways e Qatar Airways hanno parcheggiato durante la pandemia i loro aerei nel golfo persico dov’è queste condizioni meteorologiche sono presenti e comuni, quindi potenzialmente nelle condizioni di aver sviluppato il problema riscontrato.
L’ispezione sulle ali richiede una settimana di tempo e le riparazioni possono essere fatte da personale qualificato e il problema diventa nel trovare sufficiente personale e società di MRO che siano in grado di effettuare le verifiche e le riparazioni. Per questo Airbus oltre a aver svolto attività di questo tipo e’ alla ricerca di soluzioni per trovare società specializzate con personale da formare e certificare per risolvere il problema.
Emirates ha rimesso in servizio da subito gli aerei più giovani, quelli non affetti dal problema o potenzialmente non affetti se erano stati realizzati con quei materiali. Ma sta cercando anche società MRO che possano intervenire presso di loro a Dubai per gli interventi in futuro eventualmente necessari per risolvere le criticità insorte.