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Le autorità indiane hanno disposto la sospensione, con effetto immediato, della validità dei visti e “e-Visa” emessi in data antecedente al 3 marzo 2020 o il 3 marzo stesso per tutti i cittadini italiani, cinesi, della Corea del Sud, iraniani e giapponesi che non siano ancora entrati in territorio indiano. E’ inoltre sospesa la validità dei visti e e-Visa emessi a coloro i quali hanno viaggiato in Italia, Cina, Corea del Sud, Iran o Giappone prima del 1 febbraio 2020 o il 1 febbraio stesso e non sono ancora entrati in territorio indiano. Coloro i quali necessitano di recarsi in India per ragioni comprovate e urgenti potranno prendere contatto con l’Ambasciata indiana a Roma. In aggiunta alle predette restrizioni sui visti, i passeggeri in arrivo dall’Italia, o che hanno visitato l’Italia di recente, e che intendono entrare in territorio indiano devono produrre una certificazione medica attestante la negativita’ al COVID-19. La certificazione medica deve essere rilasciata dalla strutture ospedaliere autorizzate del rispettivo Stato di nazionalita’. Questa prescrizione addizionale, di carattere temporaneo, entrera’ in vigore alla mezzanotte del 10 marzo 2020. Il 28 febbraio, il Ministero degli Esteri indiano ha sospeso il rilascio del visto elettronico (e-Visa) per i cittadini italiani e dal 2 marzo il Consolato Generale a Milano ha sospeso l’erogazione dei servizi consolari, inclusi i visti. I connazionali che intendano chiedere il visto per l’India sono pertanto invitati a contattare direttamente l’Ambasciata indiana a Roma che resta aperta al pubblico per la presentazione delle domande di visto. Il 26 febbraio le autorità indiane hanno annunciato che i passeggeri in arrivo dall’Italia o che abbiano visitato l’Italia a partire dal 10 febbraio scorso potrebbero essere sottoposti a quarantena di 14 giorni al loro arrivo in India, a seguito dei controlli condotti dalle autorità locali. In particolare, i controlli effettuati negli aeroporti indiani nei confronti dei cittadini italiani e dei viaggiatori provenienti dall’Italia o che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l’arrivo in India, consistono in screening della temperatura corporea tramite termo-scanner e nella compilazione di un formulario di auto-certificazione medica. In caso di rilevazione di sintomi compatibili con il COVID-19, i passeggeri così individuati vengono condotti presso strutture ospedaliere pubbliche preposte ad ospitare pazienti in quarantena. Si informa inoltre che, a seguito di nuove misure adottate dal Ministero dell’Interno indiano, i cittadini non indiani attualmente presenti in Cina e in possesso di un visto indiano rilasciato prima del 05/02/2020 non sono autorizzati all’ingresso in India. In casi di comprovati e validi motivi per recarsi in India, gli interessati potranno contattare l’Ambasciata indiana a Pechino, i Consolati indiani a Shanghai e Guangzhou, per il rilascio di un nuovo visto. I visti rilasciati a partire dal 06/02/2020 sono validi per l’ingresso in India. I cittadini non indiani che sono stati in Cina a partire dal 15/01/2020 non sono autorizzati all’ingresso in India. Le predette misure non si applicano nel caso di mero transito aeroportuale in Cina. A seguito delle misure adottate dalle autorità locali per prevenire la diffusione del COVID-19, sono possibili disagi, in particolare nel settore della ricettività alberghiera, per i connazionali che si trovano al momento in India. In caso di necessità di modifica del proprio biglietto aereo, si raccomanda di contattare la compagnia aerea o agenzia di viaggio di riferimento.