Gli aeroporti cercano soldi dal Governo. Dopo l’articolo del Corriere spunta l’emendamento all’Art.201 del Decreto


Dopo Alitalia, quindi le proteste dei vettori italiani, ora e’ il turno dei gestori aeroportuali. Da tempo brontolano sulla mancata presa in considerazione per essere stati danneggiati dal Covid-19.

Ieri Leonard Berberi del Corriere.it ha pubblicato un intervista ottenuta da Fabrizio Palenzona, Presidente Assoaeroporti.

Il link e’

https://www.corriere.it/economia/aziende/20_giugno_05/agli-aeroporti-italiani-servono-800-milioni-low-cost-vitali-il-rilancio-7999ca6e-a76b-11ea-b358-f13973782395.shtml

Uno dei punti del contendere e’ il danno che i gestori hanno avuto. Nel 2020 si stimano almeno 120 milioni di passeggeri in meno e la cifra quantificata e’ di 800 milioni di €.

In un battito d’ali l’art. 201 ha un emendamento il 201.015, che prevede una misura compensativa, pare di 300 milioni di €, che verrano erogati a fronte di chiare ragioni.

Ora, mancano gli handler e le società di catering. Le seconde in particolare assolutamente azzerate. Se, i voli stanno lentamente riprendendo, per rispettare i crismi governativi di distanziamento e difesa dell’incolumità degli assistenti di volo, e’ stato sospeso l’erogazione dei servizi di bordo.

Alcune compagnie aeree straniere sui pochi servizi a lungo raggio, ancora non imbarcano catering in Italia.

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