
Si continua ad aggiustare su quali dimensioni sarà la nuova compagnia aerea, che prenderà il posto, forse a breve, di Alitalia.
Lo hanno scritto nel comunicato stampa, senza però esplicitarlo chiaramente. Lo fa Leonard Berneri poco dopo su Corriere.it al link:
Il numero di velivoli sarebbero 45-47. Sei B777-200ER per il lungo raggio e una quarantina di Airbus, equamente distribuiti più o meno tra A319 e A320. Niente Embraer. 4500-4900 dipendenti in tutto.
Il solco e’ quello già riportato, acquistare il ramo aviation, prendere un affitto i servizi da manutenzione d Handling a prezzi di mercato da Alitalia SAI in AS. Poi nel futuro il Commissario metterà a va di queste sue divisioni e la Alitalia Loyalty. Il tutto se Bruxelles accetterà questo schema del quale ne discuteranno dopodomani i tre ministri Franco, Giorgetti e Giovannini con la commissaria Margarethe Vestager.
La volontà del Governo Draghi e’ quello di rendere la nuova compagnia aerea il più sostenibile possibile. Non una zavorra. I sindacati non hanno mostrato apprezzamenti per questa soluzione di dimensione del perimetro aziendale. Anche se la situazione del mercato e’ sotto l’occhio di tutti, non si muove foglia o quasi, di conseguenza il numero degli aerei e’ più che corretta, sperando che le vaccinazioni in Italia e Europa abbiano in accelerazione per permettere una ripresa del traffico. Questa e’ l’unica chiave di volta per risolvere il problema economico in generale. Tutto poi scenderà a cascata in tutti i settori. Non ci sono attualmente spazi sufficienti per un vettore da 70-110 aerei, il mercato non genera tale domanda.