
Gli aeroporti danesi di Copenaghen, Billund, Aalborg e Aarhus saranno pre-senti a World Routes 2021, l’evento internazionale che riunisce compagnie aeree, aeroporti e player del turismo, che si terrà dal 10 al 12 ottobre a Milano.
Il potenziale della Danimarca
La Danimarca offre ottime infrastrutture aeroportuali che garantiscono un alto li-vello di mobilità, flessibilità e affidabilità. I quattro principali aeroporti sono ben di-stribuiti in tutto il paese. Ciò permette ai viaggiatori locali e stranieri un facile ac-cesso a tutte le destinazioni turistiche e alle esperienze che la Danimarca – The Land of Everyday Wonder, ha da offrire tutto l’anno. Dalle città vivibili alla natura mozza-fiato, dalla gastronomia locale al design unico e all’autentico stile di vita danese.
Gli aeroporti di Copenhagen, Billund, Aalborg e Aarhus rappresentano un impor-tante driver anche per lo sviluppo del segmento business in Danimarca, che sta mo-strando grandi potenzialità. La Danimarca, infatti, secondo l’International Congress and Convention Association è una delle principali destinazioni MICE, che offre
innovazione di classe mondiale, un approccio pionieristico alla sostenibilità e una mentalità e una cultura stimolanti. In questa prospettiva, una maggiore connettività sarebbe ancor più strategica e vantaggiosa sia per il settore leisure che per il busi-ness travel, entrambi in crescita.
Negli ultimi anni, prima della pandemia, l’attrattività e il potenziale della Dani-marca come destinazione turistica hanno avuto una crescita costante in tutti i mercati prioritari internazionali. Il turismo danese ha visto sei anni di crescita in termini di pernottamenti internazionali che sono aumentati di un terzo dal 2013 al 2019, mantenendo dal 2008 un market share a livello Nordico di oltre il 45%.
Sulla base di analisi e conoscenza dei mercati, la previsione dei pernottamenti inter-nazionali nel 2021 dovrebbe raggiugere i 15 milioni, ovvero -48% rispetto al normale anno 2019 e -7% rispetto al 2020. La capacità dei voli, anch’essa colpita dal Covid-19, quest’anno è già aumentata del 66% rispetto al 2020 (contando il solo aeroporto di Copenaghen).
Oltre al segmento leisure, la connettività aerea danese ha facilitato anche lo svi-luppo del settore dei viaggi d’affari in Danimarca, che è passato da 6,2 milioni di pernottamenti nel 2008 a 6,5 milioni nel 2013, e a 7,6 milioni di pernottamenti nel 2019 (+ 17,1% dal 2013 al 2019). Il business travel internazionale è cresciuto da 2,7 milioni di pernottamenti nel 2013 a 3 milioni di pernottamenti nel 2019 – un au-mento del 9%, che ne mostra il grande potenziale.
Un altro importante segnale di ripresa e del potenziale del turismo danese è la ca-pacità alberghiera. Il mercato dell’ospitalità danese è in continua evoluzione, ca-pace di offrire sempre nuove esperienze per i turisti, nonché strutture adatte a mee-tings ed eventi aziendali. Secondo l’organizzazione per l’industria dell’ospitalità da-nese, Horesta, nel 2020 la Danimarca presentava una capacità di 50.043 camere, che aumenterà a 60.650 camere nel 2024, un incremento del 13%. Il principale au-mento di capacità avverrà a Copenaghen: l’aumento qui è del +24% dal 2020 al 2024, mentre l’aumento nel resto della Danimarca è del 6% sempre considerando lo stesso periodo.
Le statistiche e le analisi del potenziale effettuate nel periodo pre-Covid hanno mo-strato chiaramente un grande potenziale per la Danimarca come destinazione turi-stica anche a livello di singoli mercati. Per quanto riguarda il mercato italiano, 7° per il turismo danese, il trend positivo dei pernottamenti in Danimarca è continuato per ben 8 anni consecutivi. Particolarmente appealing sono le città danesi, infatti nella scelta della destinazione per un city break, tra i primi motivi di viaggio per gli italiani troviamo monumenti storici e offerta culturale. Quando invece devono sce-gliere una destinazione costiera o rurale, i motivi per viaggiare sono principalmente ricreativi. Pace e tranquillità sono alcune delle parole chiave che gli italiani associano alla Danimarca, il che suggerisce che vi è ancora un significativo potenziale non sfrut-tato per quanto riguarda i pernottamenti italiani nelle zone costiere e rurali della Danimarca.
La Danimarca ha un market share nordico di pernottamenti italiani del 33%, che ha registrato un tasso di crescita del 96% nel periodo 2008-2019: in proiezione futura questi dati rivelano assolutamente un grande potenziale nel guadagnare ulteriori quote di mercato tra i Paesi Nordici e non solo.
Infine, la Danimarca può contare anche su un’immagine forte e positiva in tutti i mercati prioritari. La Danimarca è associata a un immagine di paese sicuro e acco-gliente, patria della hygge, una delle Nazioni più felici al mondo, dove si vive bene. L’immagine della Danimarca è associata inoltre a un paese ricco di storia e cultura, design e architettura di fama mondiale, da sempre all’avanguardia in termini di so-stenibilità – dalla cultura della bici alla gastronomia innovativa, e particolarmente attraente per il suo stile di vita. Una percezione che riflette perfettamente la realtà: parlando di sicurezza e sostenibilità, Copenaghen è stata recentemente nominata “la città più sicura al mondo” del 2021, con un punteggio massimo quest’anno nel Safe Cities Index (SCI) dell’Economist Intelligence Unit, che classifica 60 città inter-nazionali sulla base di sicurezza digitale, sicurezza sanitaria, infrastrutture, sicurezza personale e infine sicurezza ambientale. Proprio quest’ultima nuova categoria, ap-pena aggiunta, spiega il motivo per cui Copenaghen è balzata prima dal suo prece-dente 8° posto nel 2019. Copenaghen ha fatto particolarmente bene anche nella categoria della sicurezza personale.
Oltre a questi temi, con il brand The Land of Everyday Wonder, VisitDenmark vuole posizionare e raccontare la Danimarca come una destinazione che celebra la sem-plicità e la bellezza delle piccole cose quotidiane, in pieno stile danese. Tutte le espe-rienze che si possono vivere in Danimarca – food, cultura, storia, creatività, vita lo-cale, costa e natura – sono un invito a trovare il tocco di magia nell’ordinario, la meraviglia nelle cose più semplici della vita, ed è questo che rende la Danimarca una destinazione molto attraente.
La Danimarca è stata anche il primo paese europeo a rimuovere le restrizioni locali sul Covid-19, già dal 10 settembre, dopo aver dichiarato che il virus non rappresen-tava più una minaccia critica per la società grazie agli alti tassi di vaccinazione e alla bassa incidenza di casi gravi e morti. I turisti internazionali sono quindi più che ben-venuti a partire e godere liberamente di tutte le meravigliose esperienze che la Da-nimarca ha da offrire.
Lo sapevi che…? 5 short facts sugli aeroporti danesi :
– All’aeroporto di Aalborg c’è una romantica area drop-off, con il cartello “Kiss & Goodbye – No kisses above 3 min..!” : qui i passeggeri si perdono a scattare foto insieme ai loro cari, a volte anche superando il limite di 3 minuti.
– L’aeroporto di Billund è stato avviato dal famoso marchio LEGO® prima di passarlo all’operation commerciale.
– L’aeroporto di Aarhus sta attraversando un periodo di ristrutturazione massiccia (di circa 20 milioni di euro) per migliorarne le dimensioni, forma e qualità dei servizi per i viaggiatori. Quando i lavori saranno completati, nel 2022, il nuovo aeroporto promette di essere tra i migliori della Scandi-navia.
– In stretta collaborazione con l’Istituto Tecnologico Danese, un consorzio guidato dall’aeroporto di Copenaghen (CPH) in collaborazione con altri 14 partner europei ha vinto nel 2020 una gara dell’UE per creare l’aeroporto sostenibile del futuro.
– Dal 2012 al 2019 i più grandi aeroporti pubblici in Danimarca hanno visto un aumento sia del numero di passeggeri in arrivo che in partenza, raggiun-gendo nel 2019 oltre 18 milioni su ciascun dei due flussi.
Gli aeroporti danesi
Dossier di approfondimento
AEROPORTO DI COPENAGHEN
CPH è il più grande aeroporto della Scandinavia. Serve il mercato locale e collega il Nord Europa al mondo, con voli diretti verso quattro continenti. Dal 1925 creano ottime esperienze di viaggio, sicure, per milioni di persone, in stretta collaborazione con compagnie aeree, partner e l’ambiente circostante.
Dall’inizio della crisi COVID19, hanno riguadagnato connettività e voli, e ora offrono il 72% delle destinazioni che avevano nel 2019 – per un totale di 108 destinazioni e 48 compagnie aeree operative (oltre il 75% del numero totale operativo nel 2019).
Copenhagen Airports A/S (CPH) possiede e gestisce aeroporti a Co-penaghen e Ro-skilde; la dimensione totale di CPH è più grande del comune di Frederiksberg.
Gli aeroporti di Copenaghen sono uno dei più grandi luoghi di lavoro della Dani-marca, contando i dipendenti di compagnie aeree, società di movimentazione, ser-vizi, negozi e ristoranti.
L’obiettivo è quello di creare sempre una crescita economica, posti di lavoro e raf-forzare la competitività, poiché continueranno ad essere l’hub per eccellenza del traffico aereo del Nord Europa. Continueranno a creare valore culturale e umano e ad assumere un ruolo guida nella transizione sostenibile dell’aviazione. A livello eu-ropea l’industria aeronautica sta attraversando una transizione che, entro il 2050, vedrà completamente eliminate le emissioni di carbonio degli aerei e degli aero-porti. Sebbene ci siano molte opportunità e soluzioni tecnologiche, ci sono anche parecchie sfide al raggiungimento di una transizione verde per il settore.
Ecco perché la Commissione Europea ha stanziato fondi dal suo programma di ri-cerca e innovazione Horizon 2020 per un progetto “Smart Airports”. L’aeroporto di Copenaghen è stato selezionato come cosiddetto aeroporto faro a capo di un con-sorzio europeo. Lo scopo è dimostrare come le infrastrutture aeroportuali del futuro dovrebbero essere progettate per ridurre ed eventualmente eliminare completa-mente le emissioni di carbonio.
L’intera fase di sviluppo e il lavoro quotidiano avranno sede a Copenaghen, ma sa-ranno attentamente monitorati dai colleghi aeroporti di Roma e Lituania e dall’or-ganizzazione che costruisce un nuovo aeroporto a Varsavia, il cui completamento è previsto nel 2027.

AEROPORTO DI BILLUND
L’aeroporto di Billund è l’aeroporto internazionale della Danimarca occidentale, che nel 2019 ha gestito oltre 3,7 milioni di passeggeri. È servito da un mix di vettori di linea e low cost e operatori charter, il che lo rende una facile porta di accesso alla Danimarca occidentale su più di 100 rotte dirette e da più di 540 destinazioni con uno solo scalo.
L’aeroporto di Billund è situato proprio nel centro della Danimarca occidentale, a breve distanza dalla selvaggia costa ovest, dalla più tranquilla costa orientale, da città attraenti e accoglienti come Aarhus, Odense e Vejle. Senza dimenticare, sul gradino più alto, tutto l’universo LEGOLAND® Billund Resort, un vero paradiso per grandi e piccini.
L’aeroporto di Billund si trova inoltre nel cuore industriale della Danimarca, il che significa che i propri servizi aeroportuali a grandi aziende come Vestas, LEGO®, Grundfos, Arla, Bestseller, Siemens e molti altri che hanno bisogno di far volare i propri dipendenti dentro e fuori dalla Danimarca occidentale.
Il 30% dei passeggeri degli aeroporti di Billund è in arrivo e rappresenta un mix di viaggiatori d’affari e leisure.
L’aeroporto di Billund è stato per molti anni l’aeroporto prescelto nella Danimarca occidentale in termini di operazioni charter in entrata e ha anche funzionato come aeroporto dedicato in connessione a conferenze internazionali ed eventi sportivi grazie alla sua posizione geografica strategica.
Di seguito le compagnie di linea ceh operano dall’aeroporto di Billund: Air France, airBaltic, Atlantic Airways, British Airways, DAT, Finnair, Icelandair, KLM, LOT, Luf-thansa, Norwegian, Pegasus Airlines, Ryanair, SAS, SunExpress, Swiss, Turkish Airli-nes, Vueling e Wizz Air.
L’aeroporto di Billund era CO2 neutrale nel 2020, ma continuerà a lavorare interna-mente e insieme ai partner aeroportuali per ridurre al minimo il suo impatto am-bientale.
Solo nel 2021, l’aeroporto di Billund si è assicurato 21 nuove rotte, il che sottolinea e conferma la sua posizione di aeroporto internazionale della Danimarca occidentale.
AEROPORTO DI AALBORG
Con un volume di 1,5 milioni di passeggeri all’anno (dati 2019), l’aeroporto di Aal-borg è il terzo aeroporto più grande della Danimarca. È stato costruito nel 1938 e da allora si è evoluto in una porta internazionale e moderna verso il mondo intero, con strutture aeroportuali ottimizzate, utilizzando tecnologie avanzate e garantendo flussi di passeggeri efficienti.
Con un bacino che copre fino a 2,4 milioni di persone in 2,5 ore di viaggio, l’aero-porto di Aalborg attrae passeggeri da gran parte dello Jutland. Questo grazie all’ot-tima posizione di facile accesso, dove il nuovo collegamento ferroviario aumenterà ancor di più l’attrattiva dell’aeroporto. Aalborg Airport è anche l’unico grande aero-porto della Danimarca ad offrire un parcheggio gratuito, con ben 5.500 posti auto gratuiti.
Nel 2009 hanno lanciato un processo strategico internazionale dalla profilazione mi-rata, con l’obiettivo di garantire la migliore infrastruttura da e per la regione, oltre a un traffico nazionale ben consolidato da e per Copenaghen. Questa strategia com-binata con i loro quattro valori (un approccio Energetico, Orientato alla soluzione, Olistico ed Espansivo) è il fondamento su cui l’aeroporto si sviluppa ed è gestito, insieme all’aspirazione di riflettere questi valori sia nei passeggeri che nell’espe-rienza dei partner commerciali dell’aeroporto.
L’aeroporto di Aalborg prevede un’ulteriore espansione internazionale negli anni a venire grazie a un enorme sforzo per continuare ad aumentarne l’attrattiva e raffor-zare la propria posizione nel mercato.
Ciò contribuisce a concentrare l’attenzione sull’investimento di tempo e sforzi in una maggiore attrattiva, nuove rotte e più passeggeri, sia in partenza che in arrivo.
A livello di riconoscimenti, l’aeroporto di Aalborg è stato premiato come miglior ser-vizio tra 280 aziende danesi (Brand House) nel 2018 ed è stato inoltre scelto come miglior aeroporto danese nel 2019.
L’aeroporto di Aalborg dà accesso a una zona ricca, dove i passeggeri hanno un’alta propensione a viaggiare e a sostenere la comunità locale partendo dall’aeroporto.
Sul lato della sostenibilità, l’aeroporto di Aalborg ha l’obiettivo di essere un aero-porto a riduzione di CO2 entro la fine del 2021 e un aeroporto a zero emissioni di CO2 entro la fine del 2025. Entro il 2050, mirano anche a essere a zero emissioni di CO2, compreso il traffico aereo in entrata e in uscita dall’aeroporto.
AEROPORTO DI AARHUS
L’aeroporto di Aarhus sta vivendo un’ampia inversione di tendenza, investendo for-temente nello sviluppo, nella ristrutturazione e nell’espansione. La nuova area par-tenze sarà ampliata e includerà un nuovo concetto di retail, una zona coffe station, e ospiterà una maggiore capacità al gate di partenza al livello inferiore; è previsto inoltre un’ulteriore area ristorante ampliata con posti a sedere più spaziosi per i clienti, con affaccio sulla pista e sulle aree operative all’esterno.
Tutto arredato secondo uno standard elevato, nel caratteristico stile nordico e da-nese, oltre ai servizi per i clienti in partenza e nuove lobby per gli arrivi, le strutture di controllo delle frontiere sono state completamente ridisegnate per migliorare l’e-sperienza e facilitare il flusso di passeggeri in arrivo e in transito. Attualmente è in costruzione anche un nuovo hotel aeroportuale.
La stessa Aarhus è la città principale della penisola della Danimarca continentale e ospita metà della sua popolazione, comandando il quinto mercato più grande della regione nordica con oltre 1,38 milioni di persone nella cosiddetta area metropoli-tana dello Jutland orientale o Greater Aarhus.
Il numero degli abitanti di Aarhus è in continua crescita: la seconda città della Dani-marca vanta la popolazione più giovane tra le principali città nordiche, grazie in gran parte all’enorme popolazione universitaria e studentesca, sempre più internazio-nale, di oltre 65.000 persone, e a un afflusso all’economia intellettuale internazio-nale della città attraverso la crescita di espatriati e residenti non danesi – così come un tasso di natalità sorprendentemente alto e in via di sviluppo.
Insolita tra le popolazioni del nord Europa, questa tendenza è in gran parte attribuita non solo ai volumi degli studenti, ma anche a un gruppo di fiorenti multinazionali con sede in città e aziende globali come Vestas Wind Systems, il gruppo Arla Foods, il gruppo di vendita al dettaglio Salling , Danish Crown e la vicina Grundfos, oltre a una vivace scena di start-up e un numero crescente di importanti siti di ricerca in espansione, che attirano residenti giovani, benestanti e in ascesa.
In recenti studi dell’UE, Aarhus è stata classificata al primo posto tra le grandi città per la governance civica, ma anche per la qualità della vita dei lavoratori internazio-nali e la sostenibilità delle start-up. Inoltre, la Danimarca è considerata una delle migliori economie del mondo per facilità di fare business secondo il Doing Business Index della Banca Mondiale.
Aarhus è anche sede del decimo ospedale più grande del mondo e del più grande porto merci containerizzato della Scandinavia, che fino al COVID-19 ha anche gestito un numero in rapida crescita di turnaround di grandi navi da crociera. Tutto ciò pone una crescente pressione sulla necessità di connettività aerea internazionale. Si pre-vede che i servizi dell’aeroporto cresceranno parallelamente all’espansione della popolazione.
Anche in termini turistici, Aarhus è stata una delle principali economie e per sette anni ha visto la più rapida crescita di turisti internazionali di tutta la regione nordica; Aarhus è stata inoltre Capitale europea della Cultura nel 2017, con una prolifera-zione di capacità ricettiva alberghiera, oltre a un secondo importante sviluppo del settore MICE, che contribuiscono a far sì che la città sia complessivamente una delle
economie più forti della Scandinavia (un indotto economico associato che è signifi-cativamente maggiore di quello di alcuni paesi europei). Tutto questo, alla luce del continuo aumento della domanda di passeggeri, è culminato nella necessità di Aarhus di una maggiore connettività aerea come parte di un’efficiente infrastruttura civica, per arginare il sottoservizio storico e la mancanza di aeroporti entro i 100 km, che fino ad oggi hanno ostacolato l’accessibilità della città.
Con il suo “nuovo” aeroporto di Aarhus in rapida trasformazione, è evidente la ne-cessità della città di un’ulteriore connettività da regione a regione intra-scandinava. Inoltre, vi è la necessità di una maggiore connessione agli hub europei e ai mercati a lungo raggio come il Nord America e il Medio Oriente.
