
E’ proprio così , il DC9/32 e’ stato tra il 1967 e il 1997 l’aereo dove gli italiani hanno raggiunto destinazioni mai coperte prima. L’aereo di una o più generazioni di connazionali.
Il velivolo entro in servizio prima con Alitalia con la classica livrea del pentagramma e poi quella Landor. Tre erano cargo quindi avevano quella Alitalia Cargo System. Poi con ATI – Aero Trasporti Italiani in tre livree: la prima chiamata “bassotti”, poi la successiva blu molto vicina a quella Landor Alitalia e poi in un unico esemplare quella verde con il DC-9/32 I-RIFV. All’inizio la pubblicità li coniava come “aerobus Ati” proprio perché raggiungevano tutti gli angoli del paese.
Anche Aermediterranea opero’ per qualche anno con alcuni aerei ex Alitalia, 2 e quarto provenienti dall’ATI. Due erano solo nella livrea Alitalia. Alcuni da Alitalia furono noleggiati temporaneamente a Eurofly.
Il suo impiego e’ stato su voli nazionali, europei, verso il Nord Africa. Una aliquota aveva la prima classe e poi chiamata la Eurobusiness. Molti erano quelli in classe unica ed erano utilizzato principalmente da Ati e Aermediterranea per i voli charter. In piccola parte da Alitalia e anche gli esemplari noleggiati a Eurofly. Milioni e milioni i passeggeri trasportati da questo tipo di aerei entrati in servizio in una cinquantina di esemplari.
Nei trent’anni, cinque aerei furono persi, tre con morti e due no. Uno era di ATI a Capoterra, quarto di Alitalia: il primo in avvicinamento a Palermo, poi uno bruciato in hangar a Roma (senza morti), uno a Varsavia (senza morti) e l’ultimo in avvicinamento a Zurigo (con persone perite).
Un video lo celebra al link:
La foto di apertura dal gruppo FB AZ Fleet – tutto sulla flotta Alitalia. Consultatelo e’ una bellissima collezione di reperti storici.