
Goodbye. E’ visibile in uno di questi elementi fusoliera per l’ultimo aereo prodotto. Il convoglio proviene via terra da St. Nazaire. E’ stata l’ultima chance per vedere questa scena di movimenti ciclopici all’interno della Francia verso Tolosa. Questi componenti andranno in assemblaggio per l’ultimo A380 di produzione.
Tante ragioni hanno portato questo aereo all’insuccesso. L’ultimo colpo di grazia e’ stato il Covid-19. Ma già in precedenza la sua dimensione, costi e quant’altro avevano segnato il suo futuro.
Ne avevano previsti 1300, un po’ meno dei B747 costruiti, giusto per arrivarci vicino come ordine di grandezza. Il break even era a 700 circa. Il msn – manufacturing serial number – di questo aereo e’ 272. Non basta aggiungere altro.
E’ di questi giorni che Qantas ha bloccato l’aggiornamento velivoli a quota 6, lasciando i restanti 6 allo stato attuale. Non e’ solo un costo esorbitante per le compagnie aeree. Ma pure per gli aeroporti, dove tra adeguamenti infrastrutturali di piste, raccordi, parcheggi, sistemi di imbarco, sale e gates, aree consegna bagagli, etc. Il tutto quantificabile in decine di milioni di € per aeroporto. Più ne avevi e più costava l’investimento.
Oggi con il ridimensionamento dei volumi, questi aerei non servono più. Fermarlo e porlo in stand by per qualche anno, significa spropositati costi di mantenimento per nulla. La loro fine e’ tragicamente segnata.