
Nonostante gli annunci di aumenti di booking per il futuro, la realtà immediata nell’attuale è diversa. Il Financial Times stamani riporta le cifre dell’operatività riferita ai primi tre mesi. Infatti, solo il 10% dei voli saranno operati tra gennaio e marzo, rispetto a quanti ne operava nello stesso periodo del 2019. Se comparati con ottobre/dicembre 2020, la diminuzione è del 18%.
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Johan Lundgren, CEO della easyJet, ha scritto al Primo Ministro Boris Johnson, perchè l’amministrazione governativa inglese sul fatto della prenotazione delle vacanze da parte degli inglesi. oggi per lasciare il Regno Unito si deve dichiararne la ragione. Per Lundgren questo è un indicativo negativo sul forzare i potenziali clienti a non prenotare. Oltre all’imposizone della quarantena blocca di fatto la volontà di prenotare.
Nell’ultimo trimestre del 2020, le entrate per easyJet sono calate dell’88% rispetto allo stesso periodo del 2019. La compagnia dice che con i tagli strutturali applicati è riuscita a rispondere bene, anche se le perdite sono di 40 milioni £ a settimana, se gli aerei fossero totalmente a terra.
easyjet ha al momento accesso senza restrizioni per liquidità fino a quasi 2,5 miliardi di £, dopo che c’è stata la concessione di un finanziamento di 1,4 miliardi di £ da parte del Governo Inglese, proprio questo mese. Per un analista di Bernstein la easyJet non necessita di altre risorse per il futuro.
Nello stesso articolo sono indicati, anche i risultati finanziari della Wizz. Tutti i vettori in questo momento sono in difficoltà, le operazioni sono ridotte in quanto le restrizioni bloccano gli spostamente. Con i movimenti ridotti al lumicino anche i voli hanno di riflesso il problema di una basso coefficiente di occupazione. Nella situazione attuale, molti vettori riducono al minimo le operazioni con tagli di frequenze a bassa scadenza temporale.