
L’estate Ryanair e’ alle porte, inizierà il 26 marzo. Qualche giorno dopo si concluderà il bilancio 2023 , come e’ consuetudine per i paesi anglofoni. I numeri dovrebbero essere 168 milioni di passeggeri e un attivo tra 1,325 e 1,425 miliardi di €. Niente male. Oggi a Bergamo ci sarà l’inaugurazione dei due nuovi hangar , salgono da 3 a 5. Con Eddie Wilson – CEO Ryanair DAC continuiamo a parlare di temi generali e del 2023. In un altra intervista a questo link:
abbiamo parlato anche del mercato americano come passeggeri che il vettore irlandese trasporta sul network europeo e viciniore verso nord Africa e medio oriente. Le risposte sono state importanti per capire come i volumi di oltre oceano sono tenuti in considerazione da Ryanair a livello di redittivita e proposte di prodotto, a differenza di altri che non dedicano più di tanto quell’attenzione.
In quanti aeroporti volerete quest’estate?
235 al momento.
Quanti aerei?
533.
Quali sono i lati chiari e oscuri nelle performance tra il 2022 e il 2023?
Come fate?
Noi non togliamo rotte per problemi commerciali , a differenza di loro che lo fanno perché hanno problemi nei riempimenti.
Quindi andate meglio?
Si, noi abbiamo già tutti i nostri aerei posizionati nelle varie basi per i prossimi mesi.
Boeing vi consegnerà i nuovi aerei prima di fine marzo 2023?
Con Boeing abbiamo definito un piano temporale scaglionato delle consegne al fine di incrementare la capacità nel futuro di volta in volta quando arriveranno i nuovi aerei.
In caso di ritardo?
Aggiusteremo di volta in volta l’operativo effettuando eventuali riduzioni in particolare dove abbiamo voli plurigiornalieri, esempio passando da quattro a tre voli al giorno. Non cancelleremo rotte.
Lauda Air Europe ha aerei Airbus, aumenterete il loro numero se ci saranno problemi con le consegne?
Noi siamo focalizzati su una flotta di aerei Boeing perché ci soddisfano per le loro prestazioni di risparmio nel carburante, rumore e emissioni di CO2. Al momento abbiamo 29 aerei A320 ancora per qualche anno. Non sappiamo al momento , dipende dalla situazione.
Nei giorni scorsi e’ entrato in servizio il primo aereo B737/800 con a bordo le nuove split scimitar. E’ una soluzione efficiente?
Si, ci permetterà di risparmiare l’1,5% di carburante in media. Altri 408 saranno convertiti. Il primo e’ stato modificato a Prestwick nel momento del fermo macchina per un check pesante. Ora lo abbiamo messo già in servizio a Siviglia.

Qual’e’ la situazione dei vari mercati in Europe per i prossimi mesi?
La gente in Europa vuole viaggiare, certo ci sono mercati come la Germania che si sono rimpiccioliti, ma il volume di prenotazioni e’ molto forte.
Più dell’anno scorso?
Si se non ci saranno situazioni che creeranno problemi il traffico sara più forte dell’anno scorso.
Al presente Ryanair sta facendo di nuovo profitti. Non e’ così per easyJet e Wizz Air. Volotea si sta rifugiando in nicchie di mercato come il PSO?
Noi stiamo facendo profitti perché le nostre tariffe sono basse, alte frequenze e opportunità per il mercato, un operativo molto forte e resiliente come quello dell’estate scorsa. E’ tutta una combinazione di fattori.
Un esempio?
Perché devi volare con un vettore che opera tre volte alla settimana a confronto di noi c’è sulla stessa rotta voliamo tre volte al giorno. Noi non cancelliamo voli e questo e’ un fatto difficile per i nostri concorrenti. In questo caso gli unici vincitori sono i consumatori.
Che cosa c’è’ di diverso con i vostri competitor?
Noi abbiamo un controllo costi perfetto in ogni angolo dell’azienda e quindi ci permette di offrire voli a prezzi bassi, anche perché alla fine il nostro costo industriale e’ minore degli altri.
Cosa ne pensa dei voli low cost a lungo raggio, quelli oltre le 5/6 ore?
E’ sempre una questione di bilanciamento tra la domanda, la competizione, l’efficienza sui consumi di carburante degli aerei e come vengono utilizzati gli aerei.
Quindi?
Ad esempio quando spesso voliamo dalle nostre basi più lontano verso le Isole Canarie il problema e’ riuscire a ritornare indietro con lo stesso equipaggio.
E’ sempre una questione di prezzo?
Al passeggero non gli interessa se il volo dura un ora o quattro ore. L’importante per lui e’ spendere 29,99€.
Quindi la ricetta e’?
E’ meglio avere voli di un ora o qualcosa più e far volare lo stesso aereo più volte al giorno. E’ come se andiamo al ristorante e occupiamo lo stesso tavolo bevendo un bicchiere di vino per 4 ore, oppure se io come gestore nell’orario di apertura riesco a far sedere allo stesso tavolo tre clienti diversi nelle stesse ore di apertura. Faccio più soldi.
Crede che la Turchia possa essere un buon mercato?
Si, i segnali di apertura ci sono. Fino ad ora non hanno voluto aprire al mercato per proteggersi , ma questo gli ha precluso un certo sviluppo delle opportunità di arrivo di turisti.
Quanto hanno perduto?
Tanto, perché c’è’ traffico VFR, business e turistico non solo per Istanbul , una città favolosa. Ma sono state perse opportunità turistiche su altre aree verso l’Egeo e il Mediterraneo. C’è’ pure la possibilità di estendere la stagionalità turistica, oltre i classici periodo vacanzieri e generarne una ricaduta economica sui territori.
Oppure scoprirne di nuovi?
Si , le coste del Mar Nero sono totalmente sconosciute al mercato europeo. I turchi hanno iniziato a capire che i territori non hanno beneficiato realmente della ricaduta economica del turismo che c’è stato fino a questo momento.
Perché?
Il fatto sta che i tour operator hanno trasportato i turisti nei resort con i voli vacanza e la ricchezza e’ rimasta lì oppure gli utili sono volati all’estero, ma non c’e’ stata la ricaduta nei territori come ricchezza del passaggio dei turisti.
Insomma le opportunità non sono state raccolte?
No, solo in parte, non totalmente.
Quali differenze per voi tra la Turchia e l’Italia?
L’Italia e’ diversamente un fantastico mercato , noi abbiamo una forte domanda sull’Italia e il paese ne sta traendo benefici più degli ultimi 50 anni.Noi offriamo tanta possibilità di viaggiare qui. In parallelo tra l’Irlanda e l’Italia.
Che cosa c’è di diverso?
Voi avete il sole, il vino, il cibo che sono fantastici. Poi ci sono anche persone che non abitano nelle grosse aree abitate senza lavoro e noi li trasportiamo dove c’è il lavoro. Voi quindi avete la possibilità e capacità di fare crescere il turismo tutto l’anno. La possibilità di avere voli tutto l’anno e’ la chiave di volta per far arrivare denaro nei territori.
Ci può fare alcuni esempi?
Un esempio e’ Bologna, ma pure Trieste dove recentemente abbiamo annunciato nuovi voli perché quell’area geografica per arte, cultura, mangiare e vino ha necessità di rotte non stop. Chi viaggia e scopre questi territori diversi dalle grandi mete italiane, poi ci vuole ritornare tante e tante volte. Sempre e poi sempre.
Quindi non solo turisti o viaggiatori per la prima volta, ma pure i repeaters?
Si assolutamente , non crede che così non sia una cosa favolosa!!
Le tasse imposte a Venezia da 2,5€ in più e 2€ a Napoli non sembrano un controsenso?
Si, sono un non senso, perché quando vai poi a competere contro Malaga, Siviglia. Porto o Lisbona dove non ci sono, l’effetto e’ come un boomerang e la gente non capisce del perché di queste tasse aggiuntive.
Che ne pensa a riguardo ??
Il nostro lavoro e’ trasportare persone con voli a basso costo in ogni dove, ma se poi i passeggeri scoprono che pagano 2,5€ per volare da Venezia o 2€ da Napoli, prima di fare la prenotazione scelgono un’altra destinazione. Il traffico cala e ti faccio un esempio.
Quale?
E’ un detto del passato, quello di attraversare un fiume, se c’è’ chi mi chiede più soldi per farlo, io cercherò dove costa meno, oppure troverò un altra soluzione per farlo oppure non lo attraverso o riduco i passaggi. Chi avrà ricevuto il danno? Io o loro?
Quindi e’ sbagliato?
Ti faccio un esempio per Venezia, il covid-19 e’ passato, il traffico e’ stato in buona parte recuperato e loro mettono una tassa in partenza di 2,5€ per ogni passeggero in partenza. Che senso ha? Non ha un senso.
Quali sono i rapporti con il nuovo governo italiano?
Michael O’Leary ha recentemente avuto un meeting con il ministro dei trasporti italiano e quello tedesco e l’impressione che abbiamo avuto e’ il fatto che sia per una visione dello sviluppo, e’ insomma pro-business. In particolare le regioni sono molto attente alla crescita, in particolare per quello che e’ stato l’effetto dello sviluppo dei territori negli ultimi vent’anni da quando siamo presenti in Italia.
Ora il governo ha il problema di concludere la trattativa per cedere ITA a Lufthansa, non crede?
Non lo so, ma lo devono fare.
E’ un opportunita?
E’ un problema per loro, il governo italiano deve venderla a Lufthansa, che raddoppierà il traffico verso l’Italia trasportando molti più oasssgferi verso Francoforte e Monaco. Credo che poi certe città italiane come Trieste, Bari o Brindisi non riceveranno poi tutti questi benefici di connettività. Non avendoli , non avranno più di tante persone che arriveranno in città a riempire ad esempio gli hotel.
Come va nel Regno Unito come economia e rapporti con il nuovo governo rispetto a quanto ci siamo detti in novembre?
L’economia del Regno Unito al momento e’ ancora contratta. La Brexit e’ stata un disastro. Il mercato del lavoro e’ andato completamente giù. Non ci sono persone sufficienti per soddisfare le richieste di lavoro nell’area di Londra o in altri luoghi e la situazione rimarrà così ancora per alcuni anni. Non c’è’ alcuna possibilità di miglioramento allo stato attuale con la situazione venutasi a creare. L’economy e’ totalmente contratta e non ha via di miglioramento.
Eppure dicono di avere il 3,2% di disoccupati?
In UK ci sono almeno 5 milioni di persone che possono o potrebbero ritornare a lavorare, ma non e’ stato cambiato il metodo dei sostegni sociali prima della Brexit e adesso si ritrovano in recessione. E’ una situazione da pazzi. Così come in Russia.
E’ una situazione altalenante e non costante a seconda dei mercati dove vanno meglio in estate a dispetto dell’inverno o viceversa. Come pure dove c’è’ più pressione o meno da parte della concorrenza. Ma andiamo meglio di loro.