Ryanair : O’Leary “i colloqui con Boeing sono ripartiti”

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Se Boeing non parla, lo fa Michael O’Leary – CEO Ryanair Group. Il tema dell’argomentare e’ un nuovo ordine per aerei B737MAX.

La notizia della ripresa delle interlocuzioni arriva da un intervista che lo stesso O’Leary ha rilasciato al quotidiano finanziario britannico Financial Times, leggibile al link:

https://www.ft.com/content/95ded6d4-2d0c-469b-b7a1-e33aebf87619

Dall’intervista si legge che dice “a deal to be done”, insomma O’Leary vuole ordinare aerei, si parla di Boeing 737-10 o 737-8200. Il primo deve essere ancora certificato, il secondo e’ già in produzione e un terzo degli aerei ordinati a suo tempo, 210 , sono stati già consegnati.

E’ sintomo che tra Boeing e Ryanair qualcosa si e’ mosso, le convergenze sono il prezzo per ciascun aereo che in passato aveva determinato lo stop dei colloqui tra le due parti. Ryanair aveva cercato di ordinare un altro quantitativo di aerei dopo i 210 bloccati con l’ordine a suo tempo piazzato in precedenza.

O’Leary dice “We are back talking to them, which I think is an indication there is some movement on pricing….i think there is a deal to be done”

Potrebbe essere il nesso che Ryanair avendo necessità di iniziare a rimpiazzare i Boeing 737/800 più utilizzati e che ora per guadagnare qualcosa in più hanno iniziato a ricevere le nuove solito scimitar winglets al posto di quelle a suo tempo installate. Il prezzo sarà più alto di quello spuntato nel messo della pandemia con l’ultimo blocco di 85 aerei che il vettore irlandese ha ordinato.

Ma quanto potrà essere più alto di quello ampiamente scontato rispetto a quello di listino praticato in quel periodo di crisi per l’aviazione in generale e per i costruttori, i quali contavano a decine di aerei per ogni cancellazione da compagnie aeree e lèssor turbati dall’andamento creato dalla pandemia. Diversamente Ryanair era disposta a scommettere la sua liquidità per comprare aerei che nessuno voleva diversamente acquistare.

Certo i prezzi sono saliti, ma forse ciò che il quotidiano inglese dimentica perche financial oriented e non aviation business e’ il fattore penali. Infatti Boeing negli ultimi tempi ha avuto diverse peripezie con il Boeing 737 MAX a partire dal blocco delle consegne e i continui ritardi sulle svariate promesse fatte con le timeline poco rispettate come ci dicevano in passato sia lo stesso O’Leary nel settembre scorso e più volte Eddie Wilson. Il numero degli aerei previsti non si e’ mai realizzato nei tempi e nei numeri. Ciò si traduce in penali. Certo gli aerei costeranno di più, ma non e’ per caso che parte di questa quota parte sia “scremed” , cioè scremata al netto delle penali che Boeing dovrà corrispondere a Ryanair? Tutto fa’…si dice e queste ultime potrebbero essere di non poco conto…

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