Aeronautica Militare : volo a bordo di un SIAI U208 del 60esimo Stormo

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L’aereo dell’Aeronautica Militare sul quale dovremo salire ci attende sul piazzale dell’aeroporto di Forlì. E’ un SIAI U208, la nuova denominazione utilizzata dal S208AM.

A Forlì dal 13 febbraio e per due settimane c’è’ il primo dei cinque corsi di cultura aeronautica previsti per il 2023.

Ne abbiamo già dato notizia ai link :

La giornata aviatoria permetteva a chi desiderava di salire a bordo di uno dei cinque aerei che il 60esimo Stormo di Guidonia ha dislocato temporaneamente a Forlì.

Quattro di questi sfoggiano una livrea di notevole impatto appositamente studiata da Bassodesign per il Centenario dell’Arma Azzurra.

L’aereo che ci accoglierà sarà pilotato dal Comandante dello Stormo, il Colonnello Pilota Michele Cesario. A bordo oltre a lui, altre tre persone. Il velivolo ha una capacità totale per quattro persone.

Il velivolo e’ a doppio comando e nella sessione istruzionale dei CCA, ben 68 studenti dei 180 proveranno l’ebbrezza di avere in mano il volantino e i piedi sulla pedaliera.

Il volo sarà di una ventina di minuti, il sole caldo sconsiglierà di avere a bordo eventuali giacconi e quant’altro che vengono riposti in uno scomparto al ruolo di bagagliera nel lato destro dell’aereo oppure dietro i sedili posteriori.

L’accesso può essere fatto da destra o sinistra. Una maniglia e un predellino fisso aiutano la salita senza dover danneggiare i flap è una pedana fa capire che solo su di essa e’ la via per accedere all’interno dell’aereo. I sedili reclinabili come per una vettura degli anni 60 ci portano a quegli anni , quando questo aereo fu costruito.

Infatti il SIAI 208, come allora si chiamava e’ un aereo degli anni 60 uscito dall’Ing. Brena. L’AM ne ha comprati 45, 4 S205M e 41 S208AM. Poi i primi quattro vennero portati allo standard S208AM. La loro era lì data nella fine anni 60, primi anni 70. Globalmente 120 S208 sono stati costruiti e circa 620 S205.

Ma torniamo al nostro volo. Tutto nella cabina dell’aereo ovviamente e’ semplice , la strumentazione e’ analogica, “gli orologi” non mancano. Qualcosa di moderno si vede, “stona” rispetto a quelli tradizionali originali con gli elementi indicatori giallognoli del trizio. Un esempio di nuovo rispetto alla nascita dell’aereo e’ l’altimetro codificatore. Oppure la radio.

Veloce e’ il tutto, allacciate le cinture e ogni aereo ha un crew chief che a terra assiste il pilota nella fase di preparazione per il volo.

Il motore Avco Lycoming O-540-E4A5 da 260 cavalli lo rende molto più performante rispetto a quello iniziale del SIAI 205. Con i suoi 6 cilindri a sogliola e i 8874cc si e’ dimostrato un motore affidabile. E’ lo stesso che aveva il SF260 a pistoni. L’elica e’ bipala in metallo.

L’accensione del motore avviene perfettamente e dopo una serie di controlli e operazioni iniziamo il rullaggio fino al raccordo dove i tre aerei effettueranno i controlli previsti prima del decollo.

All’attesa pista 12

La pista 12 verrà raggiunta con un breve contropista visto che non esiste a Forlì una via parallela di rullaggio.

Quando tutti allineati il decollo avviene in fila indiana, il nostro aereo sarà il primo.

Dopo il decollo viene effettuata una virata a destra e poi l’aereo prosegue verso ovest fino a che gli altri due ci raggiungeranno.

Intanto il Col. Cesario effettua alcune virate strette, cabrate o picchiate. L’aereo si dimostra molto agevole e il carrello retrattile elimina il drag che i carrelli provocano quando estesi.

Gli altri due aerei ci raggiungono e ci poniamo in formazione , noi al centro e i gregari rispettivamente a destra e sinistra.

Effettuiamo un passaggio in formazione su Forlì, così come hanno effettuato le precedenti slot di voli.


Quindi ci dirigiamo a sud, la virata avviene dopo aver incrociato l’autostrada A14, quindi punteremo verso sud sempre in formazione e superiamo la città andando verso le colline.

A seguire viriamo a sinistra per andare a fare un passaggio al traverso dell’aeroporto verso nord.

Quindi virata a sinistra per sorvolare l’ultima volta la città.

A seguire presentarsi asse pista 12 in fila indiana con i gregari a sinistra e iniziare quando cielo campo la classica apertura con virata a destra sottovento per portarci singolarmente per l’atterraggio sulla 12 con flap e carrelli estesi. Il movimento e’ elettrico.


Dopo l’atterraggio liberiamo la pista a sinistra e raggiungiamo il piazzale dove il crew chief ci aspetta per le istruzioni di parcheggio.

Quando arriviamo allo stand avviene lo spegnimento del motore.

Italiavola vuole ringraziare l’Aeronautica Militare, il Col. Cesario, il Magg. D’Imperia e Forlì Airport Srl per l’opportunità concessa.

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