
Quest’oggi alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, i vertici di ITA Airways hanno riportato lo stato dell’andamento del nuovo vettore tricolore.
I numeri sono diversi rispetto alle previsioni a partire dal fatturato, meno della meta’ del previsto. Cosi riporta Leonard Berberi sul suo articolo riassuntivo al link:
Pubblicato da poco su Corriere.it.
Dai 173 milioni di € previsti, la compagnia aerea ha incassato 86 milioni di €. Un valore che non di discosta da quello che Berberi ha riportato qualche giorno fa.
Piu’ o meno uguale anche la cifra di trasportato, cioe’ 1,26 milioni di persone.
In cassa ci sono oltre 400 milioni di €, in linea tra uscite e entrate con quanto previsto. Nonostante Omicron e la crescita del prezzo del carburante del 15%. Oltre ai cambi dei pagamenti in valuta estera del 5%.
Venerdì ITA Airways partecipera’ alle gare per handling e manutenzione. Nella prima puo’ avere la maggioranza, sulla seconda la minoranza. Ma l’intenzione non e’ quella di fare la guerra contro i piu’ forti e i mulini a vento. Insomma si cerca la quadra ottimale. Altavilla non e’ disposto a concedere per quello che sono gli interessi di tanti con il bilancio del vettore, anzi se puo’ limare il piu’ possibile lo fara’ ancora, come lo sta facendo al momento.
Una audizione con alcuni momenti di tensione, quando si e’ toccato il tasto dell’occupazione e di AlItalia in particolare. Qui Altavilla e’ stato preciso sui numeri, oggi la nuova compagnia aerea ha 2235 persone in forza e ha fermato l’entrata di altri risparmiando 17 milioni di € di stipendi non pagati.Il fatto scatenante e’ stata la congiuntura di Omicron che ha visto gia’ ridurre del 7% l’operativo in gennaio e lo sara’ anche per febbraio e marzo. Qualche taglio qua’ e la c’era stato anche in novembre. Su questa linea anche le spese su manutenzione ricercano il prezzo giusto e conveniente.
La politica ha chiesto conto del personale Alitalia e Altavilla ha detto che quello e’ un problema dei commissari e non suo. Infatti la sua preoccupazione e’ quella di far funzionare la nuova compagnia aerea, “perche’ altrimenti non diventiamo piu’ un azienda che deve stare sul mercato, ma una Croce Rossa dei dipendenti della vecchia Alitalia”.
Il futuro e’ l’alleanza che porti anche a considerare da subito anche l’equity. I tavoli sono aperti su vari fronti dice Altavilla e lo spirito e’ quello di mantenere alta la contrattazione al fine di non essere la ruota di scorta di altri vettori.